domenica 11 gennaio 2009

Un anno che non scrivo accidenti… mi ero anche dimenticata dell’esistenza di questo post semi segreto…

Ho finito stanotte di leggere un libro nuovo.
Dopo tanto…le mie letture ultimamente si sono concentrate solo su testi da studiare.

Gianrico Carofiglio, Testimone inconsapevole.

L’AUTORE: Magistrato di Bari, al suo primo romanzo.

LA TRAMA: Guido Guerrier, avvocato penalista, non sta attraversando un momento facile della sua vita. Ha 38 anni, e vede fallire il suo matrimonio. L’attività professionale non lo esalta più, la vita sentimentale è a pezzi, l’insonnia e gli attacchi di panico iniziano a dominare la sua vita…fino a quando gli viene proposto di seguire la difesa di Abdou Thiam, giovane senegalese accusato dell’omicidio di un bambino di nove anni.
Guido non è sicuro dell’innocenza del suo assistito, ma d’altronde, ‘per un avvocato, può essere meglio non sapere cosa ha fatto il suo cliente. Questo lo aiuta ad essere più lucido, a fare la scelta più giusta senza farsi influenzare dall’emotività’.
E la scelta giusta, è, secondo Guido, il rito abbreviato.
Gli indizi in mano all’accusa sono all’apparenza schiaccianti.
Col rito abbreviato, Abdou prenderebbe vent’anni, evitando l’ergastolo.
Ma il giovane senegalese continua a proclamarsi innocente…e proclama la sua innocenza anche Abegiage, la donna che per lui contatta l’avvocato, e che gli racconta che Abdou è, in Senegal, insegnante elementare, e parla tre lingue…e non sarebbe capace di far del male a nessuno…
Abegiage è la donna di Abdoul, ma, dopo essersi impegnata a racimolare i soldi per pagare l’avvocato, è costretta a ritornare nel suo paese…lasciando Abdoul solo a sé stesso.
Abdoul, disperato, tenta il suicidio in carcere.
In Guido qualcosa si muove.
Forse le prove non spiegano ciò che è accaduto realmente.
Dietro ogni apparente verità, si cela sempre qualcosa di più….in cuor suo, inizia a farsi strada l’idea che forse Abdoul possa essere innocente…
Sostenere la difesa del suo assistito aiuta il giovane avvocato a non concentrarsi troppo sui suoi mali, e gli regala le emozioni e le soddisfazioni che lo aiuteranno ad uscire fuori dalla sua depressione…a dimenticare Sara, l’ex moglie, e ad aprire il suo cuore di nuovo alla vita.

venerdì 11 gennaio 2008

Ho finalmente deciso

Ah...quando nella vita si hanno punti fermi, si ha tutto.
io giro come una ubriaca.

Mille punti, mille centri, ciascuno energico al punto da attirare ogni volta tutte le mie forze.

Ma oggi finalmente ho deciso.

lunedì 15 ottobre 2007

Ma che silenzio inquietante...

... apro le pagine e non leggo niente di nuovo!

Un commento, una critica...c'è da fare pubblicità al blog, ho capito!

martedì 2 ottobre 2007

Introspezioni umoristiche

Gli dicevo di me:

“ Io sono bipolare.

Non sentirti responsabile se mi vedrai elettrica ed esuberante alcuni giorni, e depressa, con idee suicide in altri.

Non credo di essere malata, questo no.

Anche quando dico bipolare, in realtà è solo per dare l’idea.

I momenti di euforia sfrenata non sono mai tanto maniacali da potermi nuocere, e anche la depressione, non è mai così intensa da annullare la voglia di vivere; è più una malinconia intensa, un nichilismo profondo;è male di vivere.


Devi sapere questo, se decidi di vivere fino in fondo il folle volo che hai deciso di intraprendere.

Se decidi di vivermi accanto.

Non è facile… non lo è nemmeno per me, che tante volte non starei nella stessa stanza con me stessa, se potessi!

Ma…

Quando vivo bei momenti, sono capace di dare tanto. Di regalare tanto. Ho l’impressione di contagiare un po’ di esuberante serenità a chi mi sta accanto.

Non sono poi tanto male, in quei momenti…


Ma ci saranno occasioni, in cui ti darò colpe che non hai, solo perché improvvisamente mi renderò conto di come faccia male vivere, e di come sia insoddisfacente la mia esistenza.


Ti darò la colpa della mia solitudine, della mia frustrazione, della mia insoddisfazione, anche se non l’avrai.

Anche se sarai perfetto con me.

E sarò inconsolabile. Sarò sofferente. Sarò da detestare.


Poi, all’improvviso, senza una causa reale, inizierà di nuovo a splendere una luce…

Ti sveglierò la mattina con un bacio e con un sorriso, e cercherò di non far sparire mai la felicità dalle tue labbra. Sarai il centro dei miei pensieri, il centro del mio mondo, e la vita mi sembrerà un dono prezioso, solo perché mi ha permesso di incontrarti.


Devi sapere questo di me.

E’ necessario.


Ti permetterà di capire le mie scelte, di perdonare o condannare i miei errori.


Sarai capace di cogliere segreti e sfumature per le quali ora sei cieco.

Cose che, a prima vista, non diresti mai possano essere mie.

Conserva l’impressione fresca che hai di me, ma non ti affezionare troppo…

L’adolescenza?

Si beh… è passata e finita per fortuna!

Non ero capace di amarmi, allora.

Ero cicciottella, mi vedevo terribilmente goffa, brutta e impacciata.

Ma il problema è che non ero capace di volermi bene. Non mi apprezzavo, non vedevo qualità. Non volevo vederne. Era tutto nero, e destinato a morire presto.


Un po’ di quel pessimismo mi accompagna ancora adesso, ma gli si affianca costantemente un’incredibile voglia di vivere.


Dammi la mano.

Abbracciami adesso.

Cerca di sentirmi…

E decidi. Vuoi veramente vivermi accanto?




Ho immaginato di raccontarmi.

L’ho fatto a voce alta,

parlando con un water mentre facevo la doccia.


sabato 29 settembre 2007

Ricomincio...



... perché son rimasta per troppo tempo orfana del mio blog.

Ne avevo creato uno, mesi fa, ma il sito che mi consentiva di pubblicare ha chiuso, lasciando che io perdessi tutte le mie originali creazioni.

Ricomincio da qui allora, a lanciare in rete idee ed emozioni, colori suoni e sapori della mia vita.

Idee verdi incolori dormono furiosamente

Straordinario paradosso surreale...